Diagnosi Energetica: molte aziende in ritardo

Come riportato dai principali quotidiani italiani e da fonti vicine ad ENEA e al GSE, a più di due mesi dalla scadenza del 5 dicembre 2016, solamente 10.000 delle 60.000 aziende obbligate ha regolarmente consegnato la Diagnosi Energetica. I controlli dovrebbero cominciare a breve, con le aziende che hanno già adempiuto che godranno del doppio vantaggio di essere al riparo da possibili sanzioni e di avere una base su cui progettare interventi di efficienza energetica “ritagliati” sulle reali necessità dell’azienda.

La Diagnosi Energetica è infatti obbligatoria per tutte le imprese energivore e per le grandi imprese (che superano 250 dipendenti o determinati limiti di fatturato): le sanzioni per la mancata presentazione possono arrivare a 40.000 €. Al contempo, però, è un mezzo indispensabile per individuare e correggere inefficienze e obsolescenza degli impianti, con interventi che spesso si ripagano in meno di due anni.

Inoltre, per le PMI non obbligate alla Diagnosi, le Regioni hanno istituito fondi per il finanziamento di Diagnosi Energetiche e degli interventi di efficienza conseguenti.

AJA Registrars Europe, E.S.Co. accreditata presso il GSE, ha svolto numerose Diagnosi in conformità al D. Lgs. 102/2014, progetta e finanzia gli interventi di efficienza successivi.

Alcuni delle aziende che hanno scelto AJA per la Diagnosi Energetica:

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